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Con l’aumento dell’installazione di telecamere di sorveglianza private nelle abitazioni e nelle aziende, una delle domande più frequenti riguarda chi abbia il diritto di visionare le registrazioni video effettuate da questi dispositivi. Le normative sulla privacy e sulla protezione dei dati personali, come il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), regolamentano in maniera precisa la gestione delle immagini e stabiliscono regole chiare su chi può accedere a tali informazioni.

In questo articolo, analizzeremo cosa dice la legge in merito alla videosorveglianza privata e chi ha il diritto di visionare le registrazioni delle telecamere, sia in ambito domestico che aziendale.

Videosorveglianza e normativa sulla privacy: cosa sapere

L’installazione di telecamere di sorveglianza è regolamentata da precise leggi in materia di privacy. Chiunque installi un sistema di videosorveglianza, sia in ambito privato che aziendale, deve rispettare il principio della protezione dei dati personali, che mira a tutelare la privacy delle persone riprese. Ciò significa che è fondamentale informare le persone presenti nei luoghi videosorvegliati e gestire i dati in conformità con la normativa.

Il GDPR e le telecamere di sorveglianza

Il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), applicato in tutta l’Unione Europea dal 2018, disciplina anche l’utilizzo delle telecamere di videosorveglianza. Secondo il GDPR, le immagini registrate da telecamere private sono considerate dati personali, poiché possono essere utilizzate per identificare una persona. Di conseguenza, il trattamento e la gestione di queste immagini sono soggetti a rigide regole sulla privacy.

Chiunque decida di installare un sistema di videosorveglianza deve quindi rispettare alcuni requisiti:

  • Cartelli di segnalazione: è obbligatorio segnalare la presenza di telecamere tramite appositi cartelli, visibili a chiunque entri nell’area videosorvegliata;
  • Limitazione della registrazione: le telecamere devono essere posizionate in modo da riprendere solo spazi privati e non aree pubbliche o proprietà altrui, a meno che non si tratti di una sorveglianza autorizzata dalle autorità competenti;
  • Conservazione limitata dei dati: le immagini raccolte non possono essere conservate indefinitamente. Il tempo di conservazione deve essere ridotto al minimo necessario per l’obiettivo della videosorveglianza (in genere 24-72 ore).

Chi può visionare le registrazioni delle telecamere private?

La visione delle registrazioni video è regolamentata in modo rigido per proteggere la privacy delle persone riprese.

Il proprietario del sistema di videosorveglianza o il responsabile del trattamento dei dati (in caso di aziende o enti) ha il diritto di accedere e visionare le registrazioni. Questo vale per i sistemi di sorveglianza installati all’interno di abitazioni private o in aree aziendali. Tuttavia, anche il proprietario deve rispettare le regole di trattamento dei dati e non può utilizzare le immagini per scopi diversi da quelli per cui sono state raccolte (ad esempio, prevenire furti o atti vandalici).

Il proprietario può autorizzare altre persone a visionare le registrazioni, ma solo se queste sono necessarie per svolgere determinate attività. Ad esempio, all’interno di un’azienda, il responsabile della sicurezza o il personale incaricato della gestione dell’impianto di sorveglianza può accedere alle immagini per monitorare la sicurezza dei locali. Tuttavia, anche queste persone devono rispettare le norme sulla privacy e non divulgare le immagini o utilizzarle in modo improprio.

Le autorità giudiziarie e le forze dell’ordine hanno il diritto di accedere alle registrazioni delle telecamere private in caso di indagini su atti criminali o per scopi legali. In questo caso, è possibile che venga richiesta la consegna delle registrazioni in tribunale come prova, oppure che le forze dell’ordine richiedano di visionare le immagini per indagini di pubblica sicurezza.

È importante sottolineare che le immagini devono essere fornite alle autorità solo su richiesta specifica e documentata, rispettando le procedure legali.

Secondo il GDPR, ogni persona ripresa da una telecamera ha il diritto di accedere ai propri dati personali, compresi i video in cui è visibile. Se una persona è stata ripresa dalle telecamere e ritiene che le registrazioni contengano immagini che la riguardano, può richiedere al proprietario o al responsabile del trattamento di visionare o ottenere una copia delle registrazioni che la coinvolgono, sempre nel rispetto delle norme sulla privacy.

Inoltre, i soggetti ripresi hanno il diritto di richiedere la cancellazione delle loro immagini, se queste non sono più necessarie per gli scopi per cui sono state raccolte.

Se il sistema di videosorveglianza è gestito da una società terza incaricata della manutenzione o del monitoraggio, anche questa azienda potrebbe avere accesso alle registrazioni, ma solo nella misura in cui sia necessario per svolgere i propri compiti. Le aziende incaricate della gestione dei sistemi di sicurezza devono seguire rigorosamente le normative sulla privacy e protezione dei dati, limitando l’accesso alle immagini solo al personale autorizzato.

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